Storia di Catania
Il Teatro Bellini
Il
Teatro Massimo "Vincenzo Bellini", costruito su progetto di Carlo Sada,
l'architetto milanese che pochi anni dopo avrebbe firmato il "Colon"
di Buenos Aires, fu inaugurato il 31 maggio del 1890 con la rappresentazione
della Norma di Vincenzo Bellini [7]. Nel
Teatro vi sono 113 palchi su quattro file, 8 barcacce di proscenio, un palco
centrale per il Capo dello Stato, duemila posti in totale. L'apertura del
boccascena è di 14 metri e la profondità del palcoscenico di 21. Al Bellini
hanno cantato i maggiori artisti lirici, tra i quali Toti Dal Monte, Maria
Caniglia, Magda Olivero, Ferruccio Tagliavini, Beniamino Gigli, Tito Schipa, Ebe
Stignani, Maria Callas, Mario Del Monaco, Giuseppe Di
Stefano, Renata Scotto, Montserrat Caballé.
La realizzazione di questo ambizioso monumento alla musica ha dietro di sé una
lunga e contrastata storia di progetti e ripensamenti. Carlo Sada (formatosi all'Accademia di Brera e a
Roma) giunse a Catania al seguito di Andrea Scala, suo maestro, che finì col
soppiantare nel 1880. Lo stile del Teatro catanese si ispira all'eclettismo
francese del secondo impero imposto a Parigi da Charles Garnier con
l'Opéra di Parigi. Il prospetto del Teatro Bellini è carico di ornamenti e
allegorie; molto elegante il portico d'ingresso per le carrozze, chiuso da
cancellate in ferro [4].
L'interno è caratterizzato da una grande sala, dall'acustica eccellente, con
quattro ordini di palchi e la galleria. Tutt'intorno gli spazi sono stati
utilizzati per ricavare eleganti corridoi, saloni e il foyer, all'interno del
quale è un bel monumento a Vincenzo Bellini.Il
soffitto, affrescato da Ernesto Bellandi, rappresenta l'Apoteosi di Bellini.
Il sipario, opera di Giuseppe Sciuti, rievoca una pretesa Vittoria dei
catanesi sui libici, che è esistita soltanto nella fantasia dello storico
seicentesco Pietro Carrera da Militello [1].
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